An article about me
1st Erasmusplus KA2 Transnational Meeting , Barcelona October 2017
Study tour, London, October 2017. Class groups 2A-2B-2C DIPIC
Teachers: Solfizi, Andreuzzi, Marino, Boccuti, Coccoluto
Study tour in Edinburgh, October 2017- Class groups 3A and 3B Dipic- Teachers: Gismondi, Luppi and Zanot
Study Tour in Bath. March 2017. Teachers: Gismondi, Luppi and Nanni
Language stay in Reading, 23 to 30 September 2016
Florence 8/10 September, 2016 National conference of etwinning ambassadors
October, 14/16
Maker faire, Rome
http://www.makerfairerome.eu/
We will be in Dublin from May 3 to May 9,2015 on a language course at MLI school. Class 3 D will take part together with other 7 classes
Nadia and I doing a workshop about flipped classrooms at the conference Feb.28, 2015
ps_fame_gb.pdf | |
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My experience in Malta as an eTwinning ambassador:
http://etwinning.indire.it/articolo.php?id_cnt=3573
We have received a European quality label for our etwinning project "Let's flip together"
Maker Faire Rome, October 3rd, 2014
http://www.makerfairerome.eu/
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5th So Eco Green meeting.
Liceo B. Touschek 8-12 April, 2014
Please click on the logo to know more
Save the date!
Mrs Liz Soars, the famous author of Headway digital, our English coursebook will meet our students in the multimedia lab and the library of our school on February 5th, from 10.15
Rome, December 17th 2013
Teatro Orione
Time
8,30.
Teatro Orione
Time
8,30.
di Jim Jacobs e Warren Casey
Dal testo alla scenaGrease è un musical scritto nel 1971 da Jim Jacobs e Warren Casey, che debuttò a Chicago, dove venne visto dai produttori Ken Waissman e Maxine Fox, i quali decisero di allestirne una versione a Broadway con la regia di Tom Moore e le coreografie di Patricia Birch. Dal debutto del 14 febbraio 1972, lo show, passando in teatri via via più importanti, rimase in cartellone fino al 13 aprile 1980. 3388 repliche: una tenitura da record, superata in seguito solo da A Chorus Line e Cats! Nel 1972 ricevette sette nomination ai Tony Awards. Nel 1974 al New London Theatre venne allestita la versione londinese del musical con un ancora sconosciuto Richard Gere nel ruolo di Danny Zuko, il protagonista. Nel 1978 venne prodotto il film omonimo che ebbe un successo planetario. John Travolta, che nel film ottenne la parte di Zuko, faceva già parte del cast di Broadway, dove interpretava un ruolo minore. Da allora non si contano gli allestimenti e le tournée che lo vedono presente in tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda, passando per Europa, Messico, Sud Africa e, naturalmente, per l’Italia.
La tramaGrease è una favola contemporanea, ambientata nell’America dei favolosi Fifties, che racconta l’educazione sentimentale di un gruppo di greaser: giovani che si riconoscono nell’emergente cultura americana, ben simboleggiata dalla brillantina, dai motori rombanti, dai fast food e naturalmente dal rock and roll. Danny e Sandy si conoscono in vacanza e si innamorano; finita l’estate dovrebbero separarsi, ma per un caso fortuito si ritrovano a frequentare la stessa scuola superiore. E qui iniziano i problemi, perché Danny deve mantenere nel suo gruppo di amici, i T-Birds, la sua reputazione di duro e di “latin lover”, e non può mostrare i suoi sentimenti per l’ingenua Sandy, la quale a sua volta deve superare la diffidenza che le sue compagne, le mitiche Pink Ladies, mostrano per i suoi modi da ragazza acqua e sapone. Alle incomprensioni fra i due protagonisti si intrecciano le avventure sentimentali degli altri componenti del gruppo, che affrontano in un’atmosfera coloratissima e al ritmo sempre più incalzante del nascente rock and roll, tutti i topoi del passaggio all’età adulta.
Note di regiaUsando il film di Grease come fonte principale d’ispirazione per il musical più famoso al mondo, questa produzione rispetta lo stile, il design e gli elementi coreografici conosciuti da tutti. Il regista Daryl Branch (The Beatles, Guys and Dolls Jr., Hamlet) apporta però degli elementi inediti e personali, che danno all’allestimento un sapore di novità e freschezza. Molti dei costumi, ad esempio, sono ispirati allo stile della serie televisiva “Glee” e hanno un look decisamente moderno e raffinato. Allo stesso modo le coreografie di danza moderna e jazz, eseguite da performer preparati da una coreografa specializzata (Sophie Emma Bastock), mescolano elementi dei musical attuali al rock’n’roll anni Cinquanta. Il necessario dinamismo ai numeri di danza è assicurato da una scenografia costituita da parti fisse abbinate ad elementi mobili, oggetti e accessori che completano e definiscono ogni ambiente. Il tutto è costantemente vivacizzato da elementi glitter, luci colorate ed effetti speciali, che danno ancora più smalto all’intera messa in scena. La recitazione curata permette inoltre al pubblico di identificarsi nei personaggi, e di provare gli stessi sentimenti, le paure adolescenziali e i sogni d’amore da loro vissuti sulla scena.
Dal testo alla scenaGrease è un musical scritto nel 1971 da Jim Jacobs e Warren Casey, che debuttò a Chicago, dove venne visto dai produttori Ken Waissman e Maxine Fox, i quali decisero di allestirne una versione a Broadway con la regia di Tom Moore e le coreografie di Patricia Birch. Dal debutto del 14 febbraio 1972, lo show, passando in teatri via via più importanti, rimase in cartellone fino al 13 aprile 1980. 3388 repliche: una tenitura da record, superata in seguito solo da A Chorus Line e Cats! Nel 1972 ricevette sette nomination ai Tony Awards. Nel 1974 al New London Theatre venne allestita la versione londinese del musical con un ancora sconosciuto Richard Gere nel ruolo di Danny Zuko, il protagonista. Nel 1978 venne prodotto il film omonimo che ebbe un successo planetario. John Travolta, che nel film ottenne la parte di Zuko, faceva già parte del cast di Broadway, dove interpretava un ruolo minore. Da allora non si contano gli allestimenti e le tournée che lo vedono presente in tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda, passando per Europa, Messico, Sud Africa e, naturalmente, per l’Italia.
La tramaGrease è una favola contemporanea, ambientata nell’America dei favolosi Fifties, che racconta l’educazione sentimentale di un gruppo di greaser: giovani che si riconoscono nell’emergente cultura americana, ben simboleggiata dalla brillantina, dai motori rombanti, dai fast food e naturalmente dal rock and roll. Danny e Sandy si conoscono in vacanza e si innamorano; finita l’estate dovrebbero separarsi, ma per un caso fortuito si ritrovano a frequentare la stessa scuola superiore. E qui iniziano i problemi, perché Danny deve mantenere nel suo gruppo di amici, i T-Birds, la sua reputazione di duro e di “latin lover”, e non può mostrare i suoi sentimenti per l’ingenua Sandy, la quale a sua volta deve superare la diffidenza che le sue compagne, le mitiche Pink Ladies, mostrano per i suoi modi da ragazza acqua e sapone. Alle incomprensioni fra i due protagonisti si intrecciano le avventure sentimentali degli altri componenti del gruppo, che affrontano in un’atmosfera coloratissima e al ritmo sempre più incalzante del nascente rock and roll, tutti i topoi del passaggio all’età adulta.
Note di regiaUsando il film di Grease come fonte principale d’ispirazione per il musical più famoso al mondo, questa produzione rispetta lo stile, il design e gli elementi coreografici conosciuti da tutti. Il regista Daryl Branch (The Beatles, Guys and Dolls Jr., Hamlet) apporta però degli elementi inediti e personali, che danno all’allestimento un sapore di novità e freschezza. Molti dei costumi, ad esempio, sono ispirati allo stile della serie televisiva “Glee” e hanno un look decisamente moderno e raffinato. Allo stesso modo le coreografie di danza moderna e jazz, eseguite da performer preparati da una coreografa specializzata (Sophie Emma Bastock), mescolano elementi dei musical attuali al rock’n’roll anni Cinquanta. Il necessario dinamismo ai numeri di danza è assicurato da una scenografia costituita da parti fisse abbinate ad elementi mobili, oggetti e accessori che completano e definiscono ogni ambiente. Il tutto è costantemente vivacizzato da elementi glitter, luci colorate ed effetti speciali, che danno ancora più smalto all’intera messa in scena. La recitazione curata permette inoltre al pubblico di identificarsi nei personaggi, e di provare gli stessi sentimenti, le paure adolescenziali e i sogni d’amore da loro vissuti sulla scena.